Il destino era stato molto generoso con Anna, aveva un marito che l’adorava, un bellissimo bambino, un lavoro dove aveva ottenuto da poco la tanta attesa promozione, una casa in campagna ed un appartamento sulla costa maremmana, con vista sulle isole e pure sentiva un vuoto dentro. Come se le mancasse qualcosa, ma cosa?
Prima pensava fosse l’inizio dell’autunno, magari era diventata meteoropatica? La irritava le coccole del marito e pian piano smisero di fare l’amore. Marco non insisteva nemmeno, era troppo preso dal suo nuovo progetto, un progetto che si portava sempre più a casa, a cui lavorava fino a notte fonda.
Passarono settimane, mesi, smise anche Marco di cercarla a letto.
Anna voleva bene a Marco, su questo non c’erano dubbi, ma non le andava di fare l’amore con lui. Non voleva che lui la toccasse. Era anche ben felice di andare fuori senza di lui, di andare alla riunione di classe. Aveva proprio voglia di vedere i suoi vecchi compagni di classe, di fare un salto indietro nel tempo.
Passo una bellissima serata, chiacchierarono tanto, ballarono, rivide persino il suo vecchio compagno di banco, Paolo.
Paolo era stato la sua spalla, l’amico su di cui poteva sempre contare. Nessun’amica era stata presente quanto Paolo.
Prima di chiunque altro confido a Paolo i suoi primi amori, delusioni, … Paolo l’aveva sempre tirata su. Molti pensavano che ci fosse qualcosa di più dell’amicizia, ma a parte gli abbracci, baci sulle guance non c’era stato niente altro.
Si promisero di risentirsi presto e di andare a pranzo insieme. Pian piano Paolo tornò ad essere l’amico/confidente dei vecchi tempi. Si era sposato pure lui, ma ben presto aveva scoperto che la moglie lo avevo sposato solo per ciò che rappresentava e non certo perché lo amava. Lui si era fiondato nei suoi hobby, che lo tenevano lontano da casa e lei pian piano si era stancata ed aveva chiesto la separazione.
Era libero da un anno, Paolo, l’orso buono, l’uomo più paziente che Anna conosceva, più paziente dello stesso Marco.
Paolo aveva una barca, una barca a vela, una barca che voleva assolutamente fare vedere ad Anna. Si misero d’accordo per quel mercoledì, il primo mercoledì di luglio. Fecero un giro intorno alle isole, andarono a pranzo in un localino appartato nell’entroterra dell’Elba. Poi accadde ciò che Anna non si sarebbe mai aspettato. Paolo la baciò ed invece di spingerlo via, rispose, Anna rispose, con passione.
Iniziarono la loro storia lì, sull’Isola d’Elba. Si innamorarono perdutamente, ma non abbastanza da parlare di una sua eventuale separazione dal marito.
Caddero le foglie quando Anna scoprì di avere un ritardo. Comprò subito il test di gravidanza in farmacia. Era positivo.
In preda al panico, guido ore ed ore, fino ad arrivare dai suoi. Naturalmente il padre chiamo subito Marco, pensando ad una loro discussione e volendo capire, quanto grave era stato ciò che si erano detti per ridurre la figlia in questo stato.
Marco li raggiunse, dopo avere portato il figlio dalla madre. Rimassero a dormire li. Marco insistette nel volersi addormentare abbracciato ad Anna … finirono per fare l’amore. Anna aveva deciso che avrebbe fatto passare la creatura per figlio o figlia di Marco. Non avrebbe detto niente a Paolo, anzi pian piano lo avrebbe cercato sempre meno.
Aurora nacque dopo otto mesi, almeno così penso Marco. Era una bellissima bambina. Sicuramente aveva preso molto di più dalla parte di Anna, che dalla famiglia di Marco. Anzi non aveva preso proprio niente da Marco.
Marco non ci diede peso. Lui era felice. Felice della sua bellissima famiglia, felice di avere ritrovato l’intimità con la adorata moglie, ma Anna si risenti infelice come prima, come prima della famosa riunione di classe. Paolo era sempre presente, ma era tornato il confidente, l’amico buono.
Anna non ci capiva più niente. Come faceva Paolo ad essere solo un buon amico!? Aveva bisogno di confidarsi, di ragionare, di capire ed inizio a chiamare una cartomante, una bravissima cartomante…
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