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Tarocchi desideri e…stelle cadenti!

Tra qualche giorno, nelle notti del 10 e del 11 di agosto, potremo assistere al fenomeno delle stelle cadenti, quando tutti saranno con il naso insù alla ricerca della loro stessa cadente per esprimere in silenzio il loro desiderio più grande ed importante.
Ma dobbiamo chiederci. Perché aspettare solo un giorno all’anno per rincorrere i nostri desideri, in amore o di vita quotidiana?

I desideri vanno cercati e raggiunti anche tutto il resto dell’anno, più si pensa e si sogna riguardo quel nostro obiettivo o sogno, più questo e’ probabile che si realizzi, questo può essere fatto anche attraverso i tarocchi, possiamo chiedere ai tarocchi stessi se , come e quando potremo raggiungere il nostro sogno, quello che cioè ci renderebbe felici e che ci potrebbe far vivere meglio,
e’ un dovere nei nostri confronti auspicare a quanto di meglio vogliamo e desideriamo, i tarocchi e le esperte sensitive e cartomanti sapranno indicarti il giusto percorso da effettuare per raggiungere il tuo sogno, per farti piangere di gioia per averlo raggiunto per sentire crescere in te la soddisfazione per averlo fatto, insomma per vivere una grande ed intensa emozione.
I tarocchi sapranno darti la forte volontà e determinazione necessarie e sufficienti per raggiungere tale traguardo, sapranno aiutarti nei momenti di sconforto, i tarocchi sapranno capire il perché a volte quel sogno ti appare più lontano e sapranno farti capire quando questo tuo sogno sarà proprio alla tua portata di mano, le cartomanti sapranno assisterti in questa tua missione, in qualunque momento tu lo voglia, tu meriti il meglio che la vita ti offre, vieni a prendertela insieme ai nostri tarocchi con fiducia e sicurezza.

 

Più precisamente, chi fa della magia nera cerca di sottomettere le entità del cosmo al proprio volere (sovvertendone le leggi), chi fa della magia bianca sottomette invece la propria volontà alle leggi del cosmo. Ciò significa che per operare in armonia con l’universo occorreva sviluppare un senso morale basato sull’obbedienza a Dio e sul rispetto della sua volontà.
E poiché si pensava che la volontà divina coincidesse con la razionalità oggettivata del mondo, la magia bianca si proponeva di preservarla, e anzi di favorire la sua naturale evoluzione. La magia bianca si inseriva così nell’ottica tipica dei pensatori rinascimentali, i quali ritenevano che tutta la creazione, corrottasi a causa del biblico peccato originale, tendesse a ritornare verso la perfezione originaria. Come l’uomo tende verso la divinizzazione, così ogni elemento tende a ritornare verso la meta cui è stato assegnato (o entelechia), secondo la concezione aristotelica mescolatasi con quella platonica. Si cercava in un certo senso di risolvere la materia nello spirito; la magia bianca finì in tal modo per coincidere con l’alchimia, che si prefiggeva di costruire la pietra filosofale, al fine di trasmutare i metalli in oro, considerato la meta naturale di ogni elemento. L’oro era ricercato non a scopi di avidità o di possesso, ma per le sue proprietà intrinseche, essendo tra i metalli quello più incorruttibile (cioè più resistente al tempo), oltre ad essere un ottimo catalizzatore da usare nelle reazioni chimiche.
Gli interessi suscitati dalla magia bianca, rivolta esclusivamente allo studio della natura e al rispetto delle leggi in essa presenti, funsero così da apripista alla chimica moderna. L’opera dell’alchimista consisteva infatti essenzialmente nello studio empirico delle sostanze elementari e in esperimenti scientifici su di esse. Egli ne cercava le proprietà operando all’incirca come un chimico, catalogandole, tentando miscugli, introducendo nel suo lavoro fornelli ed alambicchi che saranno poi gli strumenti principali utilizzati dalla chimica come la intendiamo oggi.

 

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Rituale per Liberarsi dall’Ansia

Cosa serve:
Rosmarino, maggiorana, foglie di ulivo, un filo di rame, 1 chiodo di garofano, 1 pezzo di stoffa bianca e una candela bianca.

Dopo aver acceso la candela avvolgete le erbe nella stoffa bianca, preparando un sacchettino protettivo che legherete con un filo di rame. Spegnete la candela e, prima di andare a letto mettete il sacchetto sotto al cuscino.

Più precisamente, chi fa della magia nera cerca di sottomettere le entità del cosmo al proprio volere (sovvertendone le leggi), chi fa della magia bianca sottomette invece la propria volontà alle leggi del cosmo. Ciò significa che per operare in armonia con l’universo occorreva sviluppare un senso morale basato sull’obbedienza a Dio e sul rispetto della sua volontà.
E poiché si pensava che la volontà divina coincidesse con la razionalità oggettivata del mondo, la magia bianca si proponeva di preservarla, e anzi di favorire la sua naturale evoluzione. La magia bianca si inseriva così nell’ottica tipica dei pensatori rinascimentali, i quali ritenevano che tutta la creazione, corrottasi a causa del biblico peccato originale, tendesse a ritornare verso la perfezione originaria. Come l’uomo tende verso la divinizzazione, così ogni elemento tende a ritornare verso la meta cui è stato assegnato (o entelechia), secondo la concezione aristotelica mescolatasi con quella platonica. Si cercava in un certo senso di risolvere la materia nello spirito; la magia bianca finì in tal modo per coincidere con l’alchimia, che si prefiggeva di costruire la pietra filosofale, al fine di trasmutare i metalli in oro, considerato la meta naturale di ogni elemento. L’oro era ricercato non a scopi di avidità o di possesso, ma per le sue proprietà intrinseche, essendo tra i metalli quello più incorruttibile (cioè più resistente al tempo), oltre ad essere un ottimo catalizzatore da usare nelle reazioni chimiche.
Gli interessi suscitati dalla magia bianca, rivolta esclusivamente allo studio della natura e al rispetto delle leggi in essa presenti, funsero così da apripista alla chimica moderna. L’opera dell’alchimista consisteva infatti essenzialmente nello studio empirico delle sostanze elementari e in esperimenti scientifici su di esse. Egli ne cercava le proprietà operando all’incirca come un chimico, catalogandole, tentando miscugli, introducendo nel suo lavoro fornelli ed alambicchi che saranno poi gli strumenti principali utilizzati dalla chimica come la intendiamo oggi.

 

 

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Acqua di Bellezza e Amore

Esistono molti tipi di Acqua di San Giovanni con differenti erbe, questo perchè i poteri della notte del Solstizio d’Estate sono conosciuti da sempre e, in ogni regione si sfrutta in modo differente. Si può dire però che il fattore comune è “preservare” ,dal malocchio, ldalla malasorte e soprattutto dalle malattie, di adulti e bambini.

Più precisamente, chi fa della magia nera cerca di sottomettere le entità del cosmo al proprio volere (sovvertendone le leggi), chi fa della magia bianca sottomette invece la propria volontà alle leggi del cosmo. Ciò significa che per operare in armonia con l’universo occorreva sviluppare un senso morale basato sull’obbedienza a Dio e sul rispetto della sua volontà.
E poiché si pensava che la volontà divina coincidesse con la razionalità oggettivata del mondo, la magia bianca si proponeva di preservarla, e anzi di favorire la sua naturale evoluzione. La magia bianca si inseriva così nell’ottica tipica dei pensatori rinascimentali, i quali ritenevano che tutta la creazione, corrottasi a causa del biblico peccato originale, tendesse a ritornare verso la perfezione originaria. Come l’uomo tende verso la divinizzazione, così ogni elemento tende a ritornare verso la meta cui è stato assegnato (o entelechia), secondo la concezione aristotelica mescolatasi con quella platonica. Si cercava in un certo senso di risolvere la materia nello spirito; la magia bianca finì in tal modo per coincidere con l’alchimia, che si prefiggeva di costruire la pietra filosofale, al fine di trasmutare i metalli in oro, considerato la meta naturale di ogni elemento. L’oro era ricercato non a scopi di avidità o di possesso, ma per le sue proprietà intrinseche, essendo tra i metalli quello più incorruttibile (cioè più resistente al tempo), oltre ad essere un ottimo catalizzatore da usare nelle reazioni chimiche.
Gli interessi suscitati dalla magia bianca, rivolta esclusivamente allo studio della natura e al rispetto delle leggi in essa presenti, funsero così da apripista alla chimica moderna. L’opera dell’alchimista consisteva infatti essenzialmente nello studio empirico delle sostanze elementari e in esperimenti scientifici su di esse. Egli ne cercava le proprietà operando all’incirca come un chimico, catalogandole, tentando miscugli, introducendo nel suo lavoro fornelli ed alambicchi che saranno poi gli strumenti principali utilizzati dalla chimica come la intendiamo oggi.

 

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La Potenza delle Erbe Nel Solstizio d’Estate

Le erbe raccolte nella notte di San Giocanni (24 Giugno) hanno poteri particolari: sono infatti in grado di scacciare ogni malattia e tutte le loro caratteristiche e proprieta’ sono esaltate e alla massima potenza.

In questa notte potrete raccogliere l’iperico detto anche erba di S. Giovanni e quindi tipico di questa stagione, usato per curare ansia e depressione; l’artemisia chiamata anche assenzio volgare e dedicata a Diana-Artemide. Questa pianta, ricca di olii essenziali e vari terpenoidi come l’eucaliptolo,era usata nella medicina popolare per rilassare il sistema nervoso,impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi, per favorire la digestione e per molti atri usi. Nota per le sue molteplici proprietà proprietà curative anche la verbena e il ribes rosso che proteggeva dai malefici possono essere colti surante questa notte.
E’la notte adatta per raccogliere anche: Vischio, SambucoAglio, Cipolla, Lavanda, Mentuccia, Biancospino, Corbezzolo, Ruta e Rosmarino.

 

Più precisamente, chi fa della magia nera cerca di sottomettere le entità del cosmo al proprio volere (sovvertendone le leggi), chi fa della magia bianca sottomette invece la propria volontà alle leggi del cosmo. Ciò significa che per operare in armonia con l’universo occorreva sviluppare un senso morale basato sull’obbedienza a Dio e sul rispetto della sua volontà.
E poiché si pensava che la volontà divina coincidesse con la razionalità oggettivata del mondo, la magia bianca si proponeva di preservarla, e anzi di favorire la sua naturale evoluzione. La magia bianca si inseriva così nell’ottica tipica dei pensatori rinascimentali, i quali ritenevano che tutta la creazione, corrottasi a causa del biblico peccato originale, tendesse a ritornare verso la perfezione originaria. Come l’uomo tende verso la divinizzazione, così ogni elemento tende a ritornare verso la meta cui è stato assegnato (o entelechia), secondo la concezione aristotelica mescolatasi con quella platonica. Si cercava in un certo senso di risolvere la materia nello spirito; la magia bianca finì in tal modo per coincidere con l’alchimia, che si prefiggeva di costruire la pietra filosofale, al fine di trasmutare i metalli in oro, considerato la meta naturale di ogni elemento. L’oro era ricercato non a scopi di avidità o di possesso, ma per le sue proprietà intrinseche, essendo tra i metalli quello più incorruttibile (cioè più resistente al tempo), oltre ad essere un ottimo catalizzatore da usare nelle reazioni chimiche.
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Ogni rito ha la sua candela

Nei riti magici così come nella meditazione e nella preghiera le candele sono sempre presenti ma non a caso, ogni candela ha un suo significato.

La candela bianca simboleggia purezza e virtù. Le candele di questo colore attirano energie positive allontanando quelle negative. Viene usata nei rituali che richiedono un riequilibro energetico.

La candela nera invece simboleggia la profondità della Madre Terra anche se è spesso associata a negatività e al male perchè nella credenza popolare questo colore è sinonimo di lutto e disgrazia. Viene usata spesso per allontanare il male o le malattie, per accedere alle profondità del proprio inconscio, per bruciare un evento fortemente negativo e quindi disfare fatture e magia nera.

Molto potenti le candele verdi (che hanno il colore della Madre) che vengono usate per portare a compimento ciò che si desidera, in particolare per quanto riguarda il lavoro e l’amore.

La candela viola viene spesso utilizzata nella meditazione poichè questo è un colore molto potente che favorisce una visione più ampia di se stessi e del mondo, è anche il colore del VII Chakra.

Per allontanare dolori, malattie, invidia e sfortuna utilizzate pure una candela blu. Accesa in casa in una situazione problematica aiuta a ristabilire l’armonia familiare.

Nei rituali dedicati all’amore si utilizzano candele rosa. Questo colore aiuta a migliorare il proprio carattere e a guarire dsa malinconia e tristezza.

Le candele rosse, che hanno il colore della forza vitale e del I Chakra, sono legate alla passione, all’elemento Terra e all’energia sessuale.

Sempre legate alla Terra sono le candele marroni. Queste candele possono essere utili in rituali per riavvicinarsi agli amici allontanati, per rafforzare un legame e proteggere i propri familiare ma anche gli animali domestici.

Quando operiamo per ottenere benefici materiali, dobbiamo senz’altro usare una candela arancione: infatti assicura successo delle cose intraprese, risultati positivi in esami e prove, buona fortuna nella ricerca di un lavoro, esito positivo di contratti e affari, aumenti di stipendio, risoluzione di problemi legati al denaro.

Anche le candele gialle sono utilizzate per ricercare il successo. Essendo il giallo il colore del Sole, abbinato all’azione del fuoco è in grado di infondere una grande energia utile quando si deve superare qualcosa d’ impegnativo.

Ben diverso il compito della candela color oro che viete di solito utilizzata per invocare Dio durante le feste rituali di tipo solare, soprattutto gli equinozi e i solstizi.

Così come l’oro simboleggia Dio e il Sole, l’argento simboleggia la Dea e la Luna. Candele di colore argento vengono usate soprattutto dalle donne per la meditazione, per ricongiungersi con se stessi o ampliare le proprie facoltà o conoscienze.

Per superare degli ostacoli o dei momenti difficili è consigliabile invece accendere una candela color rame.

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E poiché si pensava che la volontà divina coincidesse con la razionalità oggettivata del mondo, la magia bianca si proponeva di preservarla, e anzi di favorire la sua naturale evoluzione. La magia bianca si inseriva così nell’ottica tipica dei pensatori rinascimentali, i quali ritenevano che tutta la creazione, corrottasi a causa del biblico peccato originale, tendesse a ritornare verso la perfezione originaria. Come l’uomo tende verso la divinizzazione, così ogni elemento tende a ritornare verso la meta cui è stato assegnato (o entelechia), secondo la concezione aristotelica mescolatasi con quella platonica. Si cercava in un certo senso di risolvere la materia nello spirito; la magia bianca finì in tal modo per coincidere con l’alchimia, che si prefiggeva di costruire la pietra filosofale, al fine di trasmutare i metalli in oro, considerato la meta naturale di ogni elemento. L’oro era ricercato non a scopi di avidità o di possesso, ma per le sue proprietà intrinseche, essendo tra i metalli quello più incorruttibile (cioè più resistente al tempo), oltre ad essere un ottimo catalizzatore da usare nelle reazioni chimiche.
Gli interessi suscitati dalla magia bianca, rivolta esclusivamente allo studio della natura e al rispetto delle leggi in essa presenti, funsero così da apripista alla chimica moderna. L’opera dell’alchimista consisteva infatti essenzialmente nello studio empirico delle sostanze elementari e in esperimenti scientifici su di esse. Egli ne cercava le proprietà operando all’incirca come un chimico, catalogandole, tentando miscugli, introducendo nel suo lavoro fornelli ed alambicchi che saranno poi gli strumenti principali utilizzati dalla chimica come la intendiamo oggi.

 

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Il termine rito (o rituale)

Con il termine rito (o rituale) si intende ogni atto, o insieme di atti, che viene eseguito secondo norme codificate.
I riti sono strettamente connessi con la religione, il mito (si dice che il rito riassume e riattualizza il mito) e la sfera del sacro: ogni rito religioso svolge la funzione di rendere tangibile e ripetibile l’esperienza religiosa, sottraendola alla dimensione tutta privata della mistica.
Tramite il rituale, soprattutto all’interno della celebrazione di una festa, le varie componenti religiose come i miti, le prescrizioni, le formule, divengono reali e normative per tutti i partecipanti.
L’uomo religioso affida al rito i momenti più critici della sua esistenza personale e della collettività di cui fa parte, come ad esempio la nascita, la morte, il raggiungimento della pubertà, la guerra, cercando in esso la garanzia del mantenimento della propria identità e di quella della comunità di appartenenza.

 

Più precisamente, chi fa della magia nera cerca di sottomettere le entità del cosmo al proprio volere (sovvertendone le leggi), chi fa della magia bianca sottomette invece la propria volontà alle leggi del cosmo. Ciò significa che per operare in armonia con l’universo occorreva sviluppare un senso morale basato sull’obbedienza a Dio e sul rispetto della sua volontà.
E poiché si pensava che la volontà divina coincidesse con la razionalità oggettivata del mondo, la magia bianca si proponeva di preservarla, e anzi di favorire la sua naturale evoluzione. La magia bianca si inseriva così nell’ottica tipica dei pensatori rinascimentali, i quali ritenevano che tutta la creazione, corrottasi a causa del biblico peccato originale, tendesse a ritornare verso la perfezione originaria. Come l’uomo tende verso la divinizzazione, così ogni elemento tende a ritornare verso la meta cui è stato assegnato (o entelechia), secondo la concezione aristotelica mescolatasi con quella platonica. Si cercava in un certo senso di risolvere la materia nello spirito; la magia bianca finì in tal modo per coincidere con l’alchimia, che si prefiggeva di costruire la pietra filosofale, al fine di trasmutare i metalli in oro, considerato la meta naturale di ogni elemento. L’oro era ricercato non a scopi di avidità o di possesso, ma per le sue proprietà intrinseche, essendo tra i metalli quello più incorruttibile (cioè più resistente al tempo), oltre ad essere un ottimo catalizzatore da usare nelle reazioni chimiche.
Gli interessi suscitati dalla magia bianca, rivolta esclusivamente allo studio della natura e al rispetto delle leggi in essa presenti, funsero così da apripista alla chimica moderna. L’opera dell’alchimista consisteva infatti essenzialmente nello studio empirico delle sostanze elementari e in esperimenti scientifici su di esse. Egli ne cercava le proprietà operando all’incirca come un chimico, catalogandole, tentando miscugli, introducendo nel suo lavoro fornelli ed alambicchi che saranno poi gli strumenti principali utilizzati dalla chimica come la intendiamo oggi.

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Mi ha lasciato all’improvviso

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Una delle paure più grandi delle donne è essere abbandonate dal proprio uomo da un giorno all’altro.Chi non ha mai pensato almeno una volta di tornare a casa e ritrovare l’armadio vuoto? Magari dopo un litigio o una discussione, e magari con un biglietto attaccato al frigorifero, con scritto solo “Ciao, ho bisogno di una pausa di riflessione, ho bisogno di stare un po’ da solo”.
Questa pausa di riflessione tanto amata dagli uomini, e tanto usata come scusa per non dire direttamente in faccia, non ti amo più! Purtroppo in amore succede anche questo, ritrovarsi improvvisamente da sole magari senza spiegazioni.Cosa fare?
Sicuramente la prima sensazione è quella di sconforto, smarrimento, disperazione, ma è bene riflettere e cercare di capire se lui ha lanciato dei segnali e cosa può aver favorito questa fuga.Se lo vedi strano, noioso, disinteressato a quello che fai, forse è il caso di stimolarlo, di farlo parlare in modo da capire quali sono i problemi e provare a risolverli insieme, prima che lui faccia le valigie!I
I motivi per cui un uomo sparisce improvvisamente possono essere tanti, si sente trascurato, oppure il contrario, è finita la passione, la routine lo annoia, vuole la sua libertà… o forse semplicemente non è un uomo maturo e pronto ad impegnarsi seriamente, e allora…. Meglio che se ne vada….
Un uomo che sta sempre sul divano, che a mala pena ti rivolge la parola, che non ti cerca sessualmente, ha sicuramente qualcosa che non va, qualcosa che lo rende apatico, e se non vuoi che scappi per tornare magari dai vecchi amici prova a parlare con lui.
Ricorda anche che spesso gli uomini nascondono il loro malessere interiore indossando una maschera da uomo forte e coraggioso e fanno finta di niente…
OPPURE come accade spesso gli uomini abbandonano anche perché… HANNO Già UN’ALTRA DONNA!!!!

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I Tarocchi devono essere pagati

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Perchè i consulti di Tarocchi gratis non si avverano.
I motivi per cui un vero consulto di Tarocchi deve essere pagato.

Questo motivo, che pochi sanno e pochi scrivono, risale ai tempi del Medio Evo, quando streghe e cartomanti erano perseguitate dalla Chiesa, ecco che il consulto di Tarocchi, insieme a tutti gli altri metodi divinatori, doveva comunque essere pagato perche’ quel denaro serviva poi alla strega o alla veggente per poter pagare la sua indulgenza plenaria, per non finire all’Inferno.
Lo Stesso Dante nella Divina Commedia, scriveva che per la legge del Contrappasso, le maghe e streghe vagavano all’inferno con il capo rivolto all’indietro per punire la loro attivita’ di veggenti che avevano svolto da vive, pertanto era consuetudine in quel periodo pagare per ogni consulto una moneta.
Questa consuetudine e’ arrivata fino ai nostri giorni, a questo motivo va anche aggiunto che il consulto gratuito e’ spesso fatto da cartomanti giovani o improvvisate, o addirittura istruite per inventarsi qualche negatività.

La qualita’ come accade in qualsiasi servizio o prodotto va pagata, perché essa è il frutto di studio, di esperienza, di passione ed energia, pertanto è bene diffidare da sedicenti esperte cartomanti che praticano consulti gratuiti.

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Perché non si vuole impegnare?

Esistono situazioni in cui lui rivela palesemente a lei di amarla, di stare bene con lei, di sentirsi appagato sia sotto l’aspetto mentale che fisico, fin qui tutto perfetto, ma c’e un “ma”, non vuole impegnarsi in una relazione seria, duratura, insomma oppone resistenza rispetto ad un rapporto piu’ stabile o di tipo “ufficiale”.
Le cause di questo atteggiamento sono diverse, la principale e’ sicuramente la “paura”, specialmente in uomini piu’ grandi di eta’, (dai quaranta in su), questo perche’ sono rimasti “bruciati” da esperienze di tipo negativo, sono rimasti delusi da una precedente relazione, o anche perche’ sono stati traditi, quindi la “paura” e’ quella di soffrire nuovamente, ecco che tendono ad “auto proteggersi o auto difendersi”, un altro fattore che determina la volonta’ di non impegnarsi, per un uomo e’ il suo desiderio di “liberta”, magari ha vissuto dei rapporti troppo vincolanti e condizionanti, che l’idea di legarsi ad una persona, lo fa sentire meno libero di fare quel che vuole, anche nelle normali azioni di vita quotidiana. Una ulteriore motivazione puo’ essere anche dovuta al fatto che sia il classico uomo che non vuole responsabilita’ a medio o lungo termine, non vuol sentire il peso di un “progetto sentimentale” , magari e’ gia’ molto impegnato per lavoro o per problemi con i suoi genitori o con dei figli avuti da un precedente matrimonio, un ulteriore “peso” non riuscirebbe a sopportarlo.
Comunque, e’ bene non demordere, con pazienza e intelligenza e tanta comprensione, questo e’ un tipo di uomo che poi potrebbe decidersi a compiere il grande passo, quindi: “se son rose fioriranno”.

Le carte che possono uscire in questo caso, sono le seguenti: la temperanza, le stelle

 

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Come trovare l’Uomo giusto a quarant’anni e anche oltre

Ecco alcuni spunti che ti aiuteranno a conquistare l’uomo ideale ed essere felice con lui!

Quante volte ti sei chiesta se è possibile a 40 anni riuscire a trovare la persona giusta, quante volte la tua mente ha pensato “Hey, non hai più l’età per innamorarti”?
Beh, cara lettrice, posso assicurarti che questi pensieri sono sbagliati: questi limiti rimangono nella tua testa.
A 40 anni, come a 30 o 20 ci si può innamorare ed addirittura trovare l’uomo giusto; a maggior ragione perché nei primi “anta” puoi vantare una maggiore consapevolezza e maturità nelle storie d’amore, puoi considerarti più libera da freni mentali e farti influenzare meno da ciò che ti circonda.

Vediamo ora cosa puoi fare per trovare l’uomo giusto:

1) Smettila di vivere nel passato:

Liberati da ciò che ti lega alle storie vecchie, agli amori andati e pensa che ogni giorno è un nuovo inizio; per te c’è sicuramente qualcuno la fuori!
Esci dalla tua “comfort zone”, iscriviti ad un corso, fai volontariato, cambia solite cerchie di amici; fai nuove esperienze e dai a te stessa la possibilità di riscoprirti.

2) Sbarazzati dei preconcetti:

Gli uomini sono simili, ma non tutti uguali; smettila di pensare che non possa esserci qualcuno di diverso.

3) Sii più onesta con te stessa

Non mettere mai i bisogni del partner prima dei tuoi, compiacere potrebbe essere un compromesso, a patto che si trovi un giusto equilibrio.

4) Non forzare le situazioni:

Ma soprattutto non scervellarti nel pensare al perché di alcuni comportamenti degli uomini; le paranoie non fanno mai bene!

5) Non fare la crocerossina

Non trasformare i ranocchi in principi azzurri se non lo sono, rischieresti solo di farti un idea sbagliata, no vedendo pecche ed insicurezze; un partner non va salvato.
Incoraggiarsi a vicenda è il giusto atteggiamento per una storia matura e duratura.

6) Prenditi cura di te stessa:

Cammina a testa alta e sii fiera dei tuoi 40 anni! Hai ancora una vita avanti a te!

Vuoi sapere come dove e quando ti si presenterà l’occasione? Chiedilo ai nostri Tarocchi:

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