Alessia aveva sempre avuto tutto ciò che voleva. Già da bambina otteneva tutto ciò che desiderava. Nessun desiderio rimaneva tale, in poco tempo riceveva sempre tutto ciò che chiedeva. Coi ragazzini, uguale. Era la ragazza più invidiata di scuola. Stava sempre nel centro dell’attenzione. Cambiava fidanzati, come le altre cambiavano i vestiti. Fu la prima a sposarsi, con un uomo facoltoso. Un uomo che la adorava e riempiva di attenzioni. Ma Alessia non era felice, malgrado avesse tutto ciò che molte altre potevano solo sognare. Neanche l’arrivo della figlia cambiava il suo stato d’animo. Le mancava sempre qualcosa per essere completamente felice. Le sue amiche non la capivano. Il marito cominciava a stancarsi e stava sempre meno in sua compagnia. Così Alessia si iscrisse in palestra, per pochi mesi, poi andò a lezione di salsa, lezione di golf, giocava a burraco … poi durante una gara si imbatte in Ettore. Ettore era un uomo distinto, molto più grande di Alessia, ma Alessia era come stregata. Non le importò che lui non era libero, non le importò nemmeno che abitava a 100 km da lei. Inizialmente erano solo partner di gioco, ma pian piano, subentro qualcosa di più profondo. Andavano a cena fuori, visitavano mostre, si vedevano persino nelle fine settimane quando il marito di Alessia era via con la sua amata moto d’epoca. Passarono mesi, anni … quando ad un certo punto Alessia iniziò a volere Ettore tutto per se. Voleva che lui lasciasse la moglie. Voleva lasciare lei il marito. Trascurava la figlia, che si legava sempre più al padre.
Ettore però non poteva permettersi di lasciare la moglie. Aveva messo tutto a nome della moglie. L’azienda, la casa al mare, mentre la casa di città era la casa che la moglie aveva ereditata dalla nonna e che lui aveva totalmente ristrutturato! Ettore non voleva rinunciare alla sua amata azienda e non voleva perdere la casa tanto agognata e costruita esattamente come lui l’aveva sempre sognata.
Chiedeva ad Alessia di capirlo, non volerlo vedere in “mutande”.
Ettore cercava pure di far capire ad Alessia che senza tutto ciò lui non sarebbe nemmeno in grado di mantenere se stesso, ed ancora meno due persone. Poi alla sua età, che lavoro poteva cercare!?
Supplicava Alessia di essere comprensiva, di rimanere la bellissima copia nell’ombra, di amarsi, senza magari mai potere condividere il stesso tetto …
Alessia non ci stava, per niente. Alessia aveva sempre ottenuto ciò che voleva, e lo voleva anche ora. Rovinò tutto. Il rapporto speciale che aveva con Ettore, forse il suo unico vero amore. La figlia non le rivolgeva più la parola ed il marito, il marito un bel giorno le fece arrivare la richiesta di separazione.
Alessia perse tutto. Anche l’autostima. Passava d’un uomo all’altro. Sempre in cerca di qualcosa, affetto, benessere economico … non lo sapeva nemmeno lei!
Ettore ora passa le giornate giocando coi nipoti. Il marito di Alessia e la figlia sono andati ad abitare a Maiorca ed Alessia … Alessia continua ad essere infelice, dando la colpa a tutti, meno che a se stessa, perché, “perché lui, Ettore, non lasciò la moglie!”
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