Per come io conosco, vivo, e impiego l’astrologia, alla luce del mio intero modo di esistere, con la mia cultura, l’esperienza che deriva dal vivere, e, soprattutto, con la mia semplicità (amo parlare in modo chiaro, diretto, e senza tanti paroloni), sento giusto dirti che l’astrologia è un punto di partenza per compiere delle riflessioni, su di noi, al di là di quello che ci pare di essere.
Abbiamo tutti qualcosa da dire, a proposito della vita, e molti si sentono autorizzati ad esprimere opinioni nette senza averle soppesate… Questo rischio non si corre con l’astrologia, perché per capire un Tema Natale occorre riflettere, in silenzio, e mettendosi in ascolto del cosiddetto Sé Superiore, cioè con l’essenza di noi che entra in contatto col Tutto. L’astrologia richiede raccoglimento, e invita all’onestà e all’umiltà.
Occorre un atteggiamento tranquillo, contemplativo direi, nell’accostare l’astrologia: è un consiglio che vale tanto per l’astrologo, quanto per il suo cliente, dal momento che entrambi sono interessati a capire cosa emerge dal consulto astrologico.
Chiarito lo spirito con cui conviene avvicinarsi all’astrologia, mi permetto di aggiungere che l’astrologia potrebbe diventare un punto d’incontro tre intuizione e linguaggio comune, tra la sensibilità e la logica: chi raggiunge tale risultato, si rasserena.
L’astrologia è stata tramandata nei secoli, la maggior parte delle volte in modo disinteressato, perché è d’aiuto, nell’orientarsi per capire il senso della vita. Addirittura, l’astrologia si mette al servizio di chi la tratta con rispetto, e con intelligente ascolto, perché si è accorto che ha trovato qualcosa di valido, molto carico di significati da sviluppare con la delicatezza dell’intuito.
Da qui possiamo passare ad un’altra considerazione: l’astrologia può diventare un “trampolino” per chi vuole andare più in alto, nella comprensione del senso della vita; può essere la soglia per accedere ad una comprensione della spiritualità in modo sereno, fraterno, costruttivo, che supera i pregiudizi e conduce verso il Principio da cui discendiamo e a cui tendiamo.
Ogni elemento di un consulto astrologico — qualsiasi sia la scuola d’interpretazione utilizzata — rientra in una grande visione che non dimentica mai, nemmeno per un istante, l’appartenenza al Tutto, e non sminuisce mai tale appartenenza: la vera astrologia non asseconda le mode, per soddisfare gente distratta; piuttosto è vero il contrario, ossia che la vera astrologia, partendo da una possibile interpretazione del comportamento individuale, offre, alla persona che riceve il consulto, una buona occasione per accorgersi del senso superiore della vita.
Per il suo carattere spirituale l’astrologia serve a ricordarci che ogni dettaglio è fondamentale, e che una visione del senso del vivere deve, necessariamente, considerare ogni dettaglio, e riconoscergli la preziosità e il fatto che è insostituibile; si tratta di una grande verità, su cui meditare. E da cui trarre delle conclusioni a proposito del modo in cui si vive, e delle mete.
Da qui possiamo ricavare un’ulteriore passaggio, nelle nostre riflessioni sull’utilità dell’astrologia: e cioè potremmo partire dallo studio di un Tema Natale, considerando la ricchezza del linguaggio dei simboli, e indagare la vastità, la complessità del messaggio che abbiamo tra le mani… Le nostre considerazioni non possono ignorare l’evidenza che siamo di fronte ad una stratificazione di culture, maturata nel corso di millenni, che tuttavia rimane semplice e lineare da seguire: infatti, il Disegno Cosmico a cui apparteniamo, è la “casa” per ciascuno di noi, e ognuno deve sentirsi a proprio agio.
E infine, per dirla con un’espressione semplice e vivida, l’astrologia è un “pro-memoria che salva dal materialismo”: cosa intendo dire? Questo: che la nostra epoca si limita a considerare i dati e trascura l’intuizione… E commette pure l’errore che quei pochi dati noti (e probabilmente conosciuti soltanto in modo parziale) spieghino ogni cosa, dall’origine dell’Universo alla vita di ogni singolo individuo: una bella ingenuità, ti pare?
L’astrologia serve moltissimo perché ci evita di cadere in tale trappola di presunzione: infatti, un vero astrologo, studiando anche per anni lo stesso Tema Natale, non avrebbe mai la sciocca presunzione di affermare che in quei suoi dati ci sia il senso del Tutto… Però sa che, attraverso l’intuizione, può partire dai simboli astrologici, e portarsi oltre, in un piano dove il sapere e l’intuire collaborano, dove scienza e arte coincidono.
In questo senso l’astrologia serve perché ci indica una valida direzione da percorrere per uscire dalla morte del materialismo che sembra spegnere le speranze: è giusto procedere in modo scientifico, è giusto verificare, ma non bisogna credere di sapere già tutto, soltanto per aver compiuto alcuni esperimenti. Il mondo, il cosmo, la vita, sono molto più vasti dei laboratori umani. Occorre bilanciare la mente con il cuore, e viceversa.
L’astrologia serve perché ci ricorda di essere umili ma non ci schiaccia: non ci dice di rimanere afflitti e intimoriti, anzi, è vero il contrario, ci dice di studiare il Tema Natale perché è la mappa della nostra personalità, e ci invita a superare noi stessi, applicando il meglio delle nostre risorse ancora addormentate, per evolvere verso una maggiore, più profonda comprensione.
Esistono, e possiamo verificare da noi, dunque, dei validissimi impieghi per l’astrologia, non soltanto per l’uso pratico che se ne ricava ogni volta che si studia qualche aspetto di un Tema Natale, ma anche per il metodo che l’astrologia insegna a chi la studia e applica, un metodo che aiuta a vivere meglio, perché non riguarda soltanto l’apprendimento e l’uso di questa disciplina ma perché propone un modo corretto, più umano, per affrontare la vita, con gioia, fiducia, e molte più speranze.
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